Antonia Arslan

Scrittrice

Laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Padova. Suo fratello è Edoardo Arslan, luminare nella cura dei disturbi dell'orecchio. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d'appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla galassia delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900). Attraverso l'opera del grande poeta armeno Daniel Varujan — del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano — ha dato voce alla sua identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno (Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni). Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa ed è stato finalista del Premio Campiello e che tre anni dopo è stato portato sul grande schermo dai fratelli Taviani. Nel 2009, sempre con Rizzoli, ha pubblicato il libro La strada di Smirne. Nel 2015 ha pubblicato Il rumore delle perle di legno (ed. Rizzoli) sulla sua infanzia in Italia, sulla propria madre e sul genocidio armeno. Nel 2016 ha pubblicato Lettera a una ragazza in Turchia.