Gennaro Acquaviva, è stato uno degli artefici della revisione dei Patti Lateranensi dell’11 febbraio del ’29 (divisi in due parti, il Trattato che riconosceva l’indipendenza dello Stato del vaticano, e il Concordato che definiva le relazioni civili e religiose tra Chiesa e Stato). La revisione portò al nuovo Concordato (mentre il Trattato non fu toccato) firmato a Villa Madama, a Roma, il 18 febbraio dall’allora premier Bettino Craxi e dal cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato. Acquaviva, 78 anni, romano, quattro figli e sei nipoti. Apprendistato sociale e politico nelle organizzazioni cattoliche. Membro della presidenza delle ACLI con Labor negli anni ’60, lo segue poi nella costruzione di un partito di sinistra cattolica. Dopo la sconfitta elettorale nel 1972 entra nel PSI e lavora con Craxi per quindici anni. Senatore per due legislature è Presidente della Fondazione Socialismo.